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BANCHE: ANCORA INTERESSI SU INTERESSI? BALZELLI PER RECUPERARE I COSTI DI SALVATAGGIO DI 4 BANCHE

STOP-ANATOCISMO

Comunicazioni provenienti dalle banche

In queste settimane tutti i correntisti bancari e postali stanno ricevendo due comunicazioni dalle banche:

  • La prima è la periodica “modifica unilaterale” delle clausole contrattuali.
  • La seconda chiede l’autorizzazione all’addebito degli interessi secondo nuove modalità.

ESAMINIAMO LA PRIMA

Come detto, periodicamente (spesso) le banche ci scrivono per informarci di aver cambiato qualche clausola contrattuale, quasi sempre si tratta di modifiche ai tassi di interesse che peggiorano, ma anche aumento dei costi di operazioni o attività, alcune ridondanti.

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Tre banche, Banco Popolare/BSGSP, UBI, UNICREDIT, fra le modifiche unilaterali hanno inserito un costo una tantum, da 12 a 25 euro, per recuperare i maggiori versamenti al Fondo di garanzia interbancario (Fondo Nazionle di Risoluzione) dovuti al salvataggio delle 4 banche “cattive” temporaneamente salvate (C.R.Ferrara, Banca Etruria, C.R.Chieti, Banca Marche). E’, nel suo piccolo, un bail-in di massa (la spiegazione di cos’é il bail-in la trovate a questo link: https://www.facebook.com/tartassatiitaliani/?fref=ts nel post del 27 gennaio scorso). Cosa fare? Andate in banca o, meglio, scrivete una lettera o una e-mail, nella quale intimate loro di non procedere ad alcun addebito, minacciando la chiusura del conto corrente; va ricordato che ogni modifica unilaterale consente il recesso, operazione che non ha spese, entro 60 giorni, con il ché tale modifica non si applica.

 

ESAMINIAMO LA SECONDA COMUNICAZIONE, sperando di essere chiari.

Come ognuno sa, le banche conteggiano ogni tre mesi gli interessi a nostro debito o a nostro credito, questi vengo immediatamente addebitati o accreditati sul conto corrente; la conseguenza è che su questi inteessi andranno a maturare ulteriori interessi nel trimestre successivo. Questa operazione di lievitazione degli interessi si chiama “anatocismo”, pratica espressamente vietata dalla legge, ma ampiamente praticata dalle banche; fino a ieri.

La comunicazione che tutti i correntisti hanno recentemente ricevuto li informa della novità entrata in vigore il 1° ottobre 2016 (nuovo testo dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico Bancario, https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/intermediari/Testo-Unico-Bancario.pdf )

1°) Gli interessi, sia debitori che creditori, sono conteggiati al 31 dicembre di ogni anno.

2°) Gli interessi a debito sono esigibili dalla banca il 1° marzo successivo; è a questo riguardo che la banca ci chiede l’autorizzazione ad addebitare gli interessi passivi sul conto corrente e, così facendo, l’autorizziamo a calcolarci sopra altri interessi e, in pratica, consentiamo l’anatocismo. L’alternativa alla mancata autorizzazione è il pagamento di questi interessi: con denaro fresco o con addebito sul conto corrente purché capiente. Il mancato pagamento fa scattare interessi di mora e, al limite, l’avvio da parte della banca di azioni giudiziarie per il recupero di tale importo e, ovviamente, del capitale.

Il consiglio è quello non autorizzare la banca a questo addebito automatico (basta non firmare nulla) e di provvedere al pagamento degli eventuali interessi passivi.

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